Ciao, mi chiamo Luisa Scotto di Perta e sono un’insegnante di scuola primaria. Mi sono iscritta in ritardo al Corso di Laurea in “Metodi e tecniche di interazioni educative” e sto cercando di capire come muovermi all’interno del mondo informatico!

venerdì 15 febbraio 2013

Oggi è stata una giornataccia come insegnante!!!

Una cara mamma è venuta a scuola alle 8,30 e ha inveito contro di me perché sua figlia viene presa in giro.

Secondo questa mamma io dovrei essere autoritaria in classe e dare punizioni repressive (quasi come quelle

di Hitler!) a chi prende in giro la figlia...Il mio ideale di insegnante, essere una maestra autorevole è venuto a

crollare tutto di un colpo!!!

Mi sono chiesta perché molti genitori non vogliono far crescere i loro figli.

A Natale ho regalato una pergamena con su scritto questa poesia che molto probabilmente non è stata

neanche letta:

SUI FIGLI
   E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli.
   E lui disse:
   I vostri figli non sono figli vostri.
   Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa.
   Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi,
   E benché vivano con voi non vi appartengono.

   Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri:
   Essi hanno i loro pensieri.
   Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime:
   Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.
   Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi:
   La vita procede e non s'attarda sul passato.
   Voi site gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti.
   L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.
   Affidatevi con gioia alla mano dellì'Arciere;
   Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.

4 commenti:

  1. Sono molto d'accordo con te, e credo che sia una caratteristica molto italiana, quella di essere iperprotettivi con i figli. Secondo me proteggendoli eccessivamente si mandano al macello da grandi...

    RispondiElimina
  2. come ti capisco...proprio il giorno della consegna delle pagelle ho avuto uno scambio d'idee con alcuni genitori in merito ad una nostra scelta di togliere la cattedra dalla classe come simbolo di autorità e di una didattica frontale, docentecentrica a favore di una didattica laboratoriale dove ciascuno metta a disposizione se stesso per costruire con gli altri...questa mossa è stata vista come una perdità di referenzialità, un calo del rispetto che potrebbe portare a conseguenze estreme in futuro (v. atti di bullismo)...a parte il fatto che sono rimasta assai delusa dal paragone che è stata fatta tra la cattedra e la divisa del carabiniere (senza voler togliere niente al loro ruolo)ma inorridisco al pensiero; mi ha offesa l'atteggiamento per il quale il docente è l'unico professionista che tutti si sentono in diritto di giudicare nelle sue scelte professionali. Ho detto loro: vi permettereste di chiedere spiegazioni ad un medico, un autista o un muratore sul loro operato se non foste del mestiere?
    Non si tratta solo di essere iperprotettivi nei confronti dei figli ma di non volersi considerare i responsabili della loro educazione preferendo incolpare gli altri delle proprie debolezze e di quelle dei propri figli...

    RispondiElimina
  3. Hai proprio ragione Lisa. Io invece ho provato a dare un compito a casa su quello che sta succedendo in classe e come pensavo le mamme a casa non hanno niente da fare se non telefonarsi dopo aver fatto il terzo grado ai figli.
    Oggi ho detto alla rappresentante che se continuano cos' i loro figli non cresceranno mai e da grando potranno essere sicuramente veline e tronisti!!!

    RispondiElimina
  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina